Finché ci sarà lo spazio,
finché ci saranno gli esseri senzienti,
per tutto quel tempo possa rimanere anch’io
e dissolvere le sofferenze del mondo.
S.S. il XIV Dalai Lama
In India oltre 2500 anni fa il giovane principe Siddartha, sconvolto dallo spettacolo della sofferenza, rinuncia ai fasti della reggia paterna e percorre la via che lo porterà al di là della sofferenza e alla acquisizione di ogni virtù. Divenuto così il Buddha (il Risvegliato) mosso da Grande Compassione inizia ad insegnare i metodi per scoprire la natura della mente, eliminare gli aspetti negativi e giungere infine ad uno stato di completa illuminazione. Gli insegnamenti del Buddha ebbero una larga diffusione in tutto l’Oriente, raggiunsero l’altopiano del Tibet intorno al 650 E.C. e vi si radicarono profondamente. Il buddhismo del Tibet ebbe un lungo periodo di fioritura fino alla tragedia dell’invasione cinese che dette inizio ad una sistematica distruzione di ogni forma di espressione religiosa e costrinse migliaia di persone, fra cui il Dalai Lama, ad un esodo forzato. È da quei tragici giorni che per il buddhismo della tradizione tibetana iniziò una nuova fase: quella dell’incontro con l’Occidente.
Venerabile Ghesce Jampel Senghe
L’Istituto Samantabhadra è un Centro per lo studio e la pratica del Buddhismo Mahayana di tradizione tibetana Gelugpa.
Fu fondato nel 1981 dal Ven. Maestro Ghesce Jampel Senghe discepolo diretto del grande Lama Papongka Rinpoce.
Dopo la sua scomparsa nel 1981, divenne Tutore Spirituale del Centro Dagpo Rinpoce, che vive attualmente a Parigi dove ha insegnato per lunghi anni all’Università della Sorbona.
Venerabile Ghesce Sonam Cianciub
Venerabile Ghesce Thubten Dargye
Venerabile Ghesce Dorjee Wangchuk
L’Istituto organizza corsi e insegnamenti, anche di Maestri di altre tradizioni buddhiste ed è aperto ad incontri interreligiosi per promuovere la pace e la convivenza pacifica tra i popoli. L’Istituto Samantabhadra si prefigge inoltre di svolgere un’attività di ‘Istituto di cultura tibetana’ per preservare e tramandare nella loro integrità gli originali aspetti della millenaria cultura del Tibet; vengono infatti organizzati in sede o in ubicazioni esterne, corsi di lingua tibetana, yoga, meditazioni, musica, conferenze, mostre, eventi, interventi didattici, in collaborazione con istituzioni pubbliche, private ed associazioni culturali.
Membro fondatore dell’UBI (Unione Buddhista Italiana). Il centro non ha fini di lucro e si sostiene unicamente con le donazioni e le quote degli associati.